Un poster dedicato ai risultati del rilascio in Italia di giovani capovaccai nati in cattività è stato preparato dal CERM ed esposto in occasione del workshop europeo sul Vulture Multi-species Action Plan svoltosi in Extremadura (Spagna) dal 25 al 29 ottobre 2016.

Nel poster si esaminano i risultati della migrazione di 12 dei 19 giovani capovaccai nati in cattività che sono stati liberati dal CERM in Italia meridionale tra il 2004 ed il 2015.

Le informazioni raccolte sia grazie alle radio satellitari delle quali erano muniti alcuni degli individui che grazie ad osservazioni dirette sembrano suggerire che i giovani nati in giugno e liberati a settembre non seguono la "canonica" rotta migratoria seguita da adulti ed immaturi, rotta che passa per la Sicilia occidentale, le Isole Egadi e lo stretto di mare che collega queste isole (Marettimo, in particolare) a Cap Bon, in Tunisia.

I giovani "tardivi", invece, raggiungono la Sicilia meridionale e da qui attraversano o cercano di attraversare il Mediterraneo, percorrendo anche più di 500 km di mare aperto senza soluzione di continuità. Questa scelta è costata la vita a diversi degli individui liberati, che sono annegati una volta esaurite le forze.

Si può supporre che i giovani imbocchino una rotta "sbagliata" qualora non incontrino, e non possano seguire, individui adulti ed immaturi, che già sono andati e tornati dall'Africa seguendo la rotta più sicura.

Sono il basso numero di capovaccai presenti in Italia ed il fatto che il picco della migrazione nella tarda estate si sia già verificato a far sì che questi giovani abbiano poche probabilità di incontrare conspecifici adulti ed immaturi da seguire.

L'esperienza del CERM suggerisce, quindi:

  • di non liberare nella tarda estate giovani nati in cattività;
  • di effettuare sperimentalmente operazioni di rilascio di giovani "tardivi" nella primavera successiva, così da offrire loro maggiori chance di incontrare conspecifici "esperti";
  • di potenziare le operazioni di rilascio per garantire la conservazione e perpetuazione della più sicura rotta migratoria.

Cliccare qui per scaricare il poster in formato PDF